Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità informatica: svolta internazionale in Vietnam!

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65 paesi firmano la Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la criminalità informatica in Vietnam per rafforzare la cooperazione internazionale.

65 Länder unterzeichnen in Vietnam die UN-Konvention zur Bekämpfung von Cyberkriminalität, um internationale Zusammenarbeit zu stärken.
65 paesi firmano la Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la criminalità informatica in Vietnam per rafforzare la cooperazione internazionale.

Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità informatica: svolta internazionale in Vietnam!

Il 26 ottobre 2025 è giunto il momento: 65 paesi si sono incontrati ad Hanoi, in Vietnam, per firmare la “Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla criminalità informatica”. Ciò significa che una pietra miliare nella cooperazione internazionale nello spazio digitale è proprio dietro l’angolo. Questo accordo potrebbe cambiare in modo significativo il modo in cui viene combattuta la criminalità informatica a livello globale. Linea Oggi riferisce che la convenzione entrerà in vigore una volta che almeno 40 paesi la ratificheranno.

L’ambizioso accordo mira a stabilire uno strumento giuridicamente vincolante che rafforzi la difesa collettiva contro la criminalità informatica. Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha sottolineato l’urgenza di affrontare insieme le sfide della criminalità informatica. In un’epoca in cui gli attacchi informatici danneggiano le famiglie e costano miliardi alle economie ogni giorno, la necessità di una maggiore collaborazione sta diventando sempre più chiara. Forte Notizie delle Nazioni Unite L'accordo è stato adottato dopo cinque anni di intensi negoziati e stabilisce il primo quadro universale per le indagini e i procedimenti giudiziari contro i crimini online.

Il contenuto della convenzione

Le nuove leggi che gli Stati membri devono mettere in vigore sono ampie. Queste includono norme per combattere la pirateria informatica, la falsificazione di documenti, le frodi online e persino la distribuzione non consensuale di immagini intime. L’obiettivo è facilitare lo scambio di prove elettroniche tra paesi, stabilendo allo stesso tempo una rete di cooperazione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Tuttavia, i critici avvertono che questo potrebbe essere utilizzato in modo improprio come strumento di sorveglianza negli stati autoritari. Il Cybersecurity Tech Accord ha definito l’accordo un “trattato di sorveglianza” e anche organizzazioni per i diritti umani come Human Rights Watch nutrono preoccupazioni sulla privacy e sulla libertà di espressione.

Reazioni e preoccupazioni

Particolare attenzione è riservata alle voci delle organizzazioni per i diritti umani che denunciano le restrizioni alla libertà di stampa e la repressione contro i critici in paesi come il Vietnam. Secondo HRW, solo quest'anno almeno 40 persone sono state arrestate a causa delle loro dichiarazioni online. Il luogo della firma, il Vietnam, è stato criticato poiché il paese è noto per la sua severa censura su Internet. 19 organizzazioni hanno sottolineato che l’accordo nella sua forma attuale non protegge adeguatamente informatori e giornalisti, con conseguenze potenzialmente pericolose per la democrazia.

Tuttavia, la Convenzione presenta anche opportunità, in particolare per i paesi in via di sviluppo, che potrebbero trarre vantaggio dall’opportunità di accedere all’assistenza tecnica e alla formazione. Nel suo discorso, Guterres ha sottolineato l’importanza del Vietnam nella catena di fornitura digitale globale e ha chiesto una rapida ratifica della convenzione per garantirne l’attuazione non solo negli stati ricchi, ma anche nei paesi con minori risorse.

Anche il governo tailandese ha partecipato allo storico evento ed ha espresso la propria determinazione a combattere attivamente la criminalità informatica. La Tailandia sta attualmente pianificando nuove leggi per rafforzare la lotta contro la criminalità informatica e ha già implementato misure contro le frodi online. In questo panorama digitale globalizzato, è in gioco la sicurezza informatica individuale e collettiva e il dialogo continuo tra le nazioni sarà fondamentale per il successo di questo accordo.

In futuro sarà emozionante vedere come questa convenzione influenzerà il sistema giuridico internazionale e la lotta contro la criminalità informatica a livello mondiale. Le sfide sono grandi, ma forse 65 paesi insieme possono portare un cambiamento positivo.