La Tailandia sta guidando il cambiamento con l’intelligenza artificiale e la tecnologia verde!
La Tailandia prevede di passare alle tecnologie verdi entro il 2065 per promuovere la competitività e gli investimenti. Scopri le opportunità e le sfide per le PMI e le startup.

La Tailandia sta guidando il cambiamento con l’intelligenza artificiale e la tecnologia verde!
La Thailandia è a un bivio: opportunità e sfide nella transizione verso tecnologie sostenibili. L’ultimo rapporto della Banca Mondiale, Country Climate and Development Report (CCDR), evidenzia che il Paese può sviluppare nuove industrie passando a prodotti e servizi più ecologici. Ciò potrebbe rendere la Thailandia un luogo attraente per gli investitori a impatto sociale interessati ad impatti sociali e ambientali positivi, come ad esempio Notizie sul mondo degli affari di Bangkok riportato.
Ma come sempre ci sono anche degli ostacoli. La competitività della Thailandia è minacciata da problemi strutturali, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI). In particolare, il predominio delle grandi aziende, la mancanza di capitali e il deficit di innovazione sono sfide che devono essere superate. Per creare l’ecosistema necessario per le tecnologie verdi, il rapporto propone l’introduzione di politiche strategiche che, tra le altre cose, dovrebbero incoraggiare gli investimenti nelle tecnologie verdi e incentivi fiscali per pratiche commerciali sostenibili.
Focus sui settori in crescita
Nell’ambito di questi sforzi, la National Innovation Agency (NIA) ha anche adottato misure per rafforzare l’ecosistema delle startup in Thailandia. Il periodo dal 2021 ha visto una crescita del 3,3%, sottolineando l’ottimismo per il futuro. L’attenzione è rivolta all’intelligenza artificiale (AI), alla tecnologia verde e alla tecnologia finanziaria (FinTech). Il direttore della NIA, Krithpaka Boonfueng, sottolinea che con 2.100 startup - 700 nella fase di pre-seed e 1.400 nella fase di crescita - la Thailandia è sulla buona strada per competere nel Global Startup Ecosystem Index, dove si colloca al quarto posto nel sud-est asiatico, dietro solo a Singapore, Indonesia e Malesia, come Tempi tailandesi riportato.
Un dettaglio particolarmente interessante è che i finanziamenti seed round sono aumentati del 4% rispetto allo scorso anno, con il 26% degli investimenti destinati al settore FinTech. La NIA segue una strategia diversificata sotto il motto “Groom-Grant-Growth-Global”, il che significa che le startup ricevono non solo sostegno finanziario ma anche accesso a programmi di incubazione e partnership internazionali.
Quadro giuridico e sostegno alle PMI
Tuttavia, non tutto è roseo. Le leggi complesse e spesso poco chiare che circondano le tecnologie verdi rappresentano un ostacolo che deve essere affrontato. Nonostante gli sforzi della BOI per promuovere gli investimenti nelle tecnologie verdi, l’incertezza giuridica rimane un grave problema. È necessario prendere in considerazione misure più globali per sostenere le PMI in modo che possano aumentare la loro competitività, soprattutto in vista dei prossimi requisiti per le emissioni nette di gas serra entro il 2065.
Non va trascurato nemmeno il ruolo dell’intelligenza artificiale. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale per analizzare i dati di produzione e migliorare la gestione dell’energia è considerato essenziale. Ciò potrebbe dare un contributo decisivo all’automazione dei processi e al sostegno della transizione verso modelli di business più rispettosi dell’ambiente.
Nel complesso, il potenziale della Thailandia nel campo delle tecnologie verdi e delle iniziative sostenibili è molto elevato, ma sono necessari passi decisivi per superare le sfide esistenti. Una chiara integrazione delle normative ambientali e tecnologiche potrebbe dare un contributo decisivo affinché la Thailandia emerga non solo come luogo per le startup, ma anche come pioniere nello sviluppo sostenibile. Questi sono così Rapporto della Banca Mondiale mostra le condizioni che possono condurre la nazione verso un futuro verde e prospero.